Progressione su roccia, concetti di base
Alcuni accorgimenti relativi ai piedi e al corpo per scalare meglio e con meno fatica
Migliora la tua tecnica di scalata con alcuni semplici accorgimenti. La tattica sulla roccia insieme alla tecnica è fondamentale per aumentare il proprio livello e piacere durante l'arrampicata. Quando scali una parete di roccia, una via in falesia, tieni presente alcune delle seguenti regole.
Baricentro, il punto di equilibrio.
Baricentro: è un punto ideale allʼinterno del bacino dove si concentra la maggior parte del peso del nostro corpo(allʼaltezza dellʼombelico). Baricentro e bacino nellʼarrampicata sono la stessa cosa.
Quando il baricentro è allʼinterno dei tuoi piedi sei idealmente in equilibrio, se il baricentro esce dalla tua base dʼappoggio delimitata dai piedi, sei fuori equilibrio e vai a compensare questa perdita di equilibrio con uno sforzo maggiore per le tue povere braccia.
Durante la progressione sulla roccia hai uno spostamento laterale del baricentro verso destra e sinistra ma anche unʼoscillazione verso lʼesterno e lʼinterno della parete(retroversione ed anteversione del bacino).
Caricare un appoggio: i piedi.
Caricare un appoggio significa: vuoi alzare il piede destro, quindi sposti tutto il peso del corpo(baricentro) sulla gamba e piede sinistro, in modo da avere la gamba destra scarica del peso e poter scegliere con precisione lʼappoggio sulla roccia per la tua scarpetta.
Quando carichi un appoggio(metti tutto il tuo peso sul piede e sulla gamba che spinge), tieni il tallone basso: non affatichi il muscolo del polpaccio(prova a camminare per strada in punta di piedi!) e imprimi una forza perpendicolare alla parete così ottimizzi lʼaderenza della scarpetta dʼarrampicata.
Fase dinamica: la progressione verso l'alto.
Fase dinamica: chiamo così il momento in cui, individuati e presi gli appigli, il mio corpo si alza con lo spostamento verso lʼalto dei miei piedi.
In questa fase il baricentro(bacino) è rivolto verso lʼesterno della parete(retroversione) e si sposta ora sul piede destro ora sul sinistro. Cerca nel limite del possibile(per quello che ti permette la roccia) di fare tanti piccoli passi, piuttosto che pochi e lunghi passi sulla roccia.
Lʼesempio che faccio sempre è quello degli scalini di casa: se fai la rampa di scale un gradino alla volta non ti affatichi. Se decidi di fare tre gradini alla volta fai più fatica e probabilmente devi intervenire con la forza delle braccia tenendoti al corrimano. Lo sguardo e l'attenzione, cosa molto importante, è ora rivolto verso il basso alla ricerca della sequenza giusta di appoggi sulla roccia per i piedi.
Fase statica: le mani cercano l'appiglio migliore.
Fase statica: i piedi hanno finito la loro strada verso lʼalto della parete, ora per alzarti devi tornare ad individuare altri appigli e spostare le mani verso lʼalto.
Hai i piedi alla stessa altezza sulla roccia, il bacino è contro alla parete (anteversione), così scarichi la maggior parte del tuo peso possibile sulle gambe. Le spalle sono in fuori rispetto alla parete e lo sguardo è chiaramente rivolto verso lʼalto alla ricerca dei nuovi appigli.
Non ho volutamente preso in considerazione le braccia. Il tuo obiettivo come scalatore è quello di far sostenere il meno possibile il peso del tuo corpo dalle braccia, e di spingerti verso l'alto con la spinta delle gambe.